Jin Meizhao consulenze a Roma: la rete di consulenti di Jin Meizhao a Roma (Studio Jin Meizhao) ti affianca a livello commerciale ed amministrativo per avviare un negozio di casalinghi cinese. Come aprire un negozio di casalinghi cinese è quello che bisogna sapere se si ha intenzione di investire e di mettersi in gioco in questo settore. Abbiamo scelto di realizzare una guida che raccoglie i suggerimenti e le informazioni da conoscere per aprire il proprio negozio di casalinghi cinese.

Dal momento che l’attività commerciale si svolgerà in Italia, l’apertura e la gestione del negozio cinese di casalinghi dovrà rispettare tutta la normativa vigente in Italia, equiparando l’apertura di questa attività commerciale a quella di un qualsiasi negozio di casalinghi in Italia.

Per aprire un negozio di casalinghi cinese bisogna innanzitutto disporre di un capitale iniziale. Se si ha già a disposizione il denaro necessario o se si ha un socio disposto a condividere l’investimento iniziale, si può subito procedere allo step successivo verso l’apertura del negozio.

Non sempre però si ha la somma necessaria per avviare l’attività: in questo caso bisogna cercare un finanziamento, per recuperare il capitale indispensabile. In Italia vi sono dei finanziamenti agevolati, rivolti ai giovani e ai cittadini disoccupati che hanno voglia di mettersi in gioco.

I finanziamenti cambiano da regione a regione, quindi consigliamo di fare riferimento ai bandi della regione di residenza. In ogni caso si tratta di prestiti convenienti, che consentono di ottenere la cifra necessaria, la quale dovrà essere poi restituita a rate – il numero di rate e l’importo di ciascuna viene stabilito al momento della stipula del prestito – con un tasso di interesse ridotto rispetto ai finanziamenti tradizionali.

Dopo aver recuperato il capitale, il secondo passo della guida su come aprire un negozio di casalinghi cinese è trovare il locale adatto alle proprie esigenze. Non bisogna per forza partire con un locale di dimensioni molto elevate, basta anche un locale di circa cento metri quadrati.

Ovviamente maggiori saranno le dimensioni, maggiore sarà il numero di prodotti che potranno essere venduti, ma al tempo stesso maggiori saranno le spese da sostenere. A questo riguardo, il costo dell’affitto varia da zona a zona e deve essere tenuto in considerazione quando si valutano i costi fissi dell’attività commerciale.

Sebbene in una zona centrale e più trafficata gli affitti abbiano un costo maggiore rispetto alle zone periferiche, se possibile sarebbe preferibile optare per una zona centrale, per garantire una clientela maggiore fin dai primi mesi.

Trattandosi di una attività commerciale, per poter aprire il proprio negozio di casalinghi cinese bisognerà rispettare la normativa vigente. Rispetto a qualche anno fa la burocrazia è stata nettamente semplificata, ma restano comunque dei passaggi legali da seguire prima di poter dichiarare il proprio negozio aperto.

Consigliamo di recarsi al SUAP, ovvero allo Sportello Unico Attività Produttive, per ottenere informazioni in merito a tutta la documentazione necessaria per l’apertura del negozio. Ricordiamo che bisogna anche essere titolari di partita IVA, per il corretto pagamento delle imposte, e che prima di poter aprire il proprio negozio di casalinghi al pubblico bisogna aver ottenuto il nulla osta sanitario, indispensabile per qualunque attività pubblica su suolo Italiano, anche per un negozio cinese di prodotti casalinghi.