Una tragedia di Sofocle narra la storia di Edipo re, il quale uccide il proprio padre, che non conosce, per poter sposare la madre, senza conoscere la sua vera identità, trae da qui il nome del complesso di Edipo.

Ovvero quel malessere che si manifesta nei bambini maschi, verso i tre anni, quando inconsciamente provano una forte ostilità, a volte un odio vero e proprio verso la figura paterna, mentre sentono un forte senso di possesso nei confronti della madre, raramente verso figure secondarie, quali la nonna o le zie.

Il bambino capisce di non essere l’unico oggetto d’amore, richiede più tenerezze ed attenzioni, tanto da pretendere di dormire nel letto matrimoniale, sostituendosi al genitore o irrompendo in stanza non sopportando l’idea di dover dividere la madre con il padre.

Tutta una serie di manifestazioni saranno messe in atto dal piccolo, che si esprimerà con attacchi nervosi, urla spesso accompagnati da atteggiamenti aggressivi a volte soffre di incubi.

E’ questa una fase transitoria dello sviluppo psicosessuale umano, che è del tutto normale, che evolve lentamente fino ad affievolirsi del tutto verso i 5 anni, quando il piccolo crescendo sarà in grado di maturare un giusto approccio psicologico sia verso il padre che verso la madre.

Occorre da parte dei genitori, oltre a tanta pazienza, essere in grado di spiegare con parole semplici, ma con tono deciso, il concetto delle figure del padre e della madre e dell’impossibilità di sposare la propria mamma, al contrario nella sua lunga vita sicuramente troverà una persona con la quale dividere le proprie emozioni ed il proprio percorso.

Pur essendo un disagio temporaneo è bene non sottovalutarlo, farlo supportare da un bravo psicologo potrebbe essere una soluzione, visto che i piccoli spesso danno più retta agli adulti estranei, per scongiurare eventuali disagi nella vita adulta.

Pur non sfociando in un disordine psichico, il complesso di Edipo potrebbe creare una certa difficoltà, nell’età adulta, nella ricerca della propria partner, difficoltà di approccio, insoddisfazione e tanta frustrazione o addirittura mettere in crisi la sua identità.

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