La sigla SCIA sta ad indicare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, si tratta di una procedura amministrativa introdotta nel 2010 ed ha sostituito la DIA, ovvero la Denuncia Inizio Attività.

Lo scopo principale è quello di snellire l’iter burocratico per coloro che intendono realizzare dei lavori edilizi, basta presentare una semplice comunicazione presso il comune competente ed i lavori possono iniziare immediatamente.

Nonostante questa premessa il comune si riserva nell’arco di 30 giorni di visionare la documentazione ricevuta ed accertarsi della presenza e della validità di tutti gli atti, trascorso tale termine, in caso d’irregolarità può interrompere i lavori.

Dopo i 30 giorni la sospensione è possibile solo in presenza di danni o pericoli per il patrimonio artistico o per la salute e sicurezza delle persone.

La SCIA è ammessa nei casi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia per ripristino parziale o totale di edifici crollati o demoliti, per interventi che vanno a variare la sagoma dell’immobile, pur conservando la volumetria originale.

Questa segnalazione deve essere corredata oltre che dal progetto e dagli elaborati tecnici, da una dichiarazione asseverante stilata da un tecnico abilitato, quale un ingegnere, un architetto, un geometra o un tecnico edile.

Nel caso ove i lavori sono già iniziati si può provvedere con la SCIA tardiva ed essere in regola pagando una sanzione, mentre se i lavori sono già stati ultimati non resta che la SCIA in Sanatoria.

Questa deve essere sottoposta alla doppia conformità, ovvero si deve dimostrare che la realizzazione di fatto corrisponda fedelmente all’ultimo progetto depositato presso il comune.

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